Un’anticipazione dei risultati 2019 della Kverneland Group Academy presentati alla Fiera di Cremona

In un’annata difficile, in una zona colpita duramente da un’inondazione in post semina e da una grandinata alla differenziazione della spiga, le prove 2019 di Kverneland Group Academy sul mais da granella hanno dimostrato come l’innovazione paga sempre rispetto alla tradizione.

Il convegno alla Fiera di Cremona

Nel corso della Fiera del bovino da latte svoltasi a Cremona dal 23 al 26 ottobre; l’Anga, la Libera Associazione e l’Ente Fiera Cremona hanno organizzato il 25 ottobre un convegno per fornire in anteprima i risultati delle prove 2019 della Kverneland Group Academy in collaborazione con Kverneland Group Italia, Università di Perugia, i partner di mezzi tecnici del progetto: Bayer, Dekalb, Scam e la ditta Speziali Antenore S.r.l; per dar modo agli agricoltori e ai tecnici di avere notizie sui mezzi e attrezzature utilizzati nelle prove. Il convegno ha visto una notevole partecipazione.

I confronti tra aratura, minima e strip-till con e senza sistemi di precisione

Il primo intervento è stato quello del prof. Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, referente scientifico di Kverneland Group Academy, che ha elaborato insieme al suo gruppo di lavoro una serie molto ampia di dati raccolti dal campo nel corso delle varie operazioni colturali, che hanno messo a confronto aratura ed erpicatura (l’agricoltura tradizionale) con minima lavorazione e strip till.

Per ciascuno dei tre sistemi di preparazione del letto di semina sono stati previsti tre casi:

0) nessun sistema di precisione applicato;
1) dose variabile del seme e dose fissa del concime;
2) dose fissa del seme e dose variabile del concime.

Si è partiti dalla mappatura del suolo

Sono state realizzate parcelle da circa 1 ettaro cadauna per un totale di 28 ettari presso l’Azienda “Villagrossa” a Casteldario (Mantova), tutti mappati con con l’obiettivo di creare mappe di prescrizione.

Ecco dove si è ottenuto il più alto reddito netto

Premesso che l’annata e i disastri meteo hanno ridotto di molto la potenzialità della coltura, il risultato produttivo migliore si è ottenuto sul campo dove è stata applicata la minima lavorazione con CTC di Kverneland in un solo passaggio insieme alla dose variabile di seme DKC 5830 di classe 500, con 99,4 ql/ha di granella secca, un ricavo di 2120 euro/ha e un reddito netto di 565 euro/ha. Segue lo strip till e dose variabile di seme con 93,7 ql/ha, un ricavo di 2020 euro/ha e un reddito netto di 419 euro/ha. L’aratura ed erpicatura senza l’applicazione di alcun sistema di precisione infine hanno prodotto 80 ql/ha con un ricavo di 1784 euro/ha e un reddito netto di appena 228 euro/ha. Dunque il maggior reddito derivante dall’applicazione abbinata di minima lavorazione con guida automatica e dose variabile del seme rispetto all’aratura con guida manuale è pari a 386 euro/ha.

Le considerazioni pratiche dalle prove 2019

Ecco una sintesi operativa che scaturisce dalle prove 2019:

  1. L’AdP (Agricoltura di Precisione) migliora i risultati (sempre!) rispetto a una situazione senza AdP.
  2. Il rateo variabile sulle sementi è stato più promettente del rateo sul concime, anche se la dose variabile del concime comporta una ottimizzazione dei costi.
  3. La minima lavorazione è la soluzione migliore di tutte; lo strip till è comunque migliore delle lavorazioni tradizionali.
  4. I risultati migliori si ottengono con minima lavorazione e rateo variabile sulle sementi.
  5. Il costo d’uso delle macchine diminuisce con AdP, minima lavorazione e strip till.
  6. Il reddito netto migliora con l’AdP.

 

Per avere successo bisogna scegliere l’attrezzatura giusta

Il secondo intervento è stato di Sandro Battini, direttore commerciale di Kverneland Group Italia, che ha ricordato che dal 2011 Kverneland ha lanciato la sfida della digitalizzazione in agricoltura e oggi è leader nell’implementazione di sistemi intelligenti ed efficienti. Kverneland Group Academy è stata fondata proprio per fornire valutazioni economiche oggettive sui vantaggi derivanti dall’applicazione della AdP (Agricoltura di Precisione).

Anche dai numeri dell’Academy, oltre che dall’esperienza diretta di centinaia di agricoltori che hanno già imboccato la via dell’innovazione, si conferma che i maggiori vantaggi economici si ottengono dall’abbinamento tra minima lavorazione e dosi variabili di sementi e concimi ed è su questa strada che bisogna procedere con ulteriori miglioramenti. Oggi Kverneland offre oltre 100 modelli 100% ISOBUS, che è la base di partenza per poter applicare l’agricoltura di precisione. Investire su una macchina ISOBUS vuol dire comunque prepararsi al futuro senza spendere di più rispetto ad una macchina NON-ISOBUS e garantirsi migliori raccolti e più elevati ritorni economici.

 

Si sono poi susseguiti gli interventi dei partner tecnici.

 

Adengo Xtra, il nuovo diserbante a basso impatto

Mario Bragalanti di Bayer ha ricordato le caratteristiche del nuovo diserbante Adengo Xtra, che è stato usato nelle prove di Kverneland Academy. A differenza di tutti i competitor, Adengo Xtra si utilizza a bassi dosaggi, cioè da 0,33 a 0,45 l/ha, dalla semina alla terza foglia del mais. E’ il più concentrato sul mercato e fa risparmiare tanta plastica dato che con 4 taniche da 5 litri si diserbano 50 ettari.

 

I concimi organo-minerali di Scam con certificazione ambientale

Stefano Tagliavini di Scam ha sottolineato come di fronte a un ambiente così complesso come il suolo agrario non si può banalizzare la concimazione. I concimi utilizzati nelle prove Kverneland Academy sono gli organo minerali Nutrigran e Azotop di Scam, concimi con un’alta efficienza agronomica e a basso impatto ambientale come dimostrano le certificazioni ufficiali che hanno conseguito. La particolare protezione del granulo di concime con acidi umici protegge dalle perdite nell’ambiente, favorisce un lento rilascio, e consente di ridurre i dosaggi.

 

Gli ibridi Dekalb adatti alla semina a dose variabile

Se l’ambiente dove si coltiva è variabile, dice Emanuele Badalotti di Dekalb, anche l’ibrido deve essere a dose variabile mettendo più piante dove c’è più fertilità e meno piante dove il terreno è più magro. Seguendo questa filosofia in questi ultimi cinque anni Dekalb ha testato in tutta Europa e anche in Italia in diversi terreni e ambienti i suoi ibridi a cinque differenti dosi, individuando così la ricetta giusta per ciascun ibrido e ciascun ambiente. Ricetta che riguarda le dosi esatte di seme che si devono mettere nel terreno per raggiungere il miglior risultato economico senza compromettere dimensione della spiga e numero di ranghi.

 

Nel corso dei quattro giorni della fiera è stato allestito anche uno stand di Kverneland Group Academy insieme ai partner tecnici del progetto per dare modo agli agricoltori e ai tecnici di avere notizie sui mezzi e sulle attrezzature utilizzate nelle prove. Erano esposti sullo stand la seminatrice di precisione Optima TFprofi e lo spandiconcime Kverneland 1800 GEOSPREAD.